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Cattuare video astronomici con una semplice cinepresa

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Premessa: la tecnica qui descritta è una tecnica alquanto "grezza", che non vi permetterà di ottenere risultati eccelsi ovviamente, ma ho deciso di scrivere questo articolo per coloro che amano sperimentare diversi metodi per l'acquisizione di immagini e video, e per chi vuole ottenere qualche risultato ma non si è ancora dotato di strumenti, anche semplici, come una webcam.
Se possedete quindi un telescopio (in uno solo caso non serve forse), avete una videocamera, e in attesa d'altro volete provare ad ottenere qualche immagine, allora proseguite quindi con la lettura. Inutile dirvi che comunque è sempre preferibile passare all'utilizzo di una webcam (o CCD se avete molti soldi da spendere) se volete ottenere dei risultati di più alto livello.

 

Campo di applicazione

Prima di entrare nei dettagli bisogna specificare quale sia la "finestra" di lavoro del metodo che andrò descrivendovi. Le riprese (dalle quali poi otterremo una immagine) vengono ottenute in un modo semplicissimo, ovvero tenendo la videocamera in mano di fronte all'oculare. Questo porta quindi all'insorgenza di problemi dovuti alla sensibilità dello strumento verso l'oggetto che stiamo puntando e osservando. Tutte le comuni videocamere in commercio presentano un tempo massimo di "esposizione" di 1/50 di secondo (questo a causa dell'interlacciamento del video, quindi la videocamera in ogni secondo deve dedicare metà tempo alla ripresa delle linee orizzontali e l'altra metà del tempo alle linee verticali). Gli oggetti verso i quali potrete sperimentare questo metodo sono essenzialmente:

- Pianeti luminosi: quali Giove, Venere, Saturno e Marte (più difficoltoso).

- Luna: soggetto semplice a causa della sua luminosità.

- Sole: schermando l'obiettivo della videocamera con un opportuno filtro solare (vedi Astrosolar) Personalmente ho notato che è possibile lavorare anche su oggetti molto meno luminosi, quali ammassi stellari e nebulose (ovviamente le più luminose, esempio l'M42), ma qui davvero si oltrepassa il limite, già di per se basso, entro il quale il metodo può fornire qualche risultato. Comunque se per caso dovreste riuscire ad ottenere qualche risultato interessante anche su questo genere di oggetti siete pregati di contattarmi subito, per discuterne insieme (ma ho fortissimi dubbi che possiate riuscirci).

 

Di cosa si necessita

Sostanzialmente, per poter lavorare con questa tecnica dovrete disporre di:

- Un telescopio: necessario per i pianeti e per luna (anche se forse in quest'ultimo caso potreste riuscire a lavorare anche senza telescopio, ma ne parlo più avanti).

- Un sistema per l'inseguimento celeste per il telescopio, dicasi moto orario, senza il quale insorgono grossi problemi.

- Una qualsiasi videocamera (8mm o diversa), e una scheda di acquisizione video presente nel computer, per poter "scaricare" sull'hard disk il filmato ottenuto su pellicola (o altro supporto, dipende dalla vostra videocamera). Ovviamente se avete la suddetta scheda dovreste anche avere un software adeguato per la trasformazione del video in un file formato .avi (non compresso!).

 

Come procedere

1) Inutile dire che prima di effettuare la ripresa, il telescopio dovrà essere ben ambientato alla temperatura esterna (in modo da ridurre effetti di "turbolenza" dell'immagine), e ben stazionato, in modo che il moto orario possa fare bene il suo "lavoro" per il tempo di almeno un minuto. Un allineamento preciso comunque non guasta mai.

2) Puntate l'oggetto interessato (le prime volte provate con quelli più facili, Giove ad esempio), e attivate il moto orario del vostro telescopio. Per quanto riguarda gli ingradimenti da utilizzare, qui sta a vostra discrezione, anche se ovviamente non potrete ottenere una immagine che contenga molti particolari se lavorate con bassi ingrandimenti. C'è un altro motivo per il quale è preferibile usare alti ingrandimenti, ovvero il fatto che riuscire a "trovare" con la videocamera l'oggetto nel campo di un oculare che fornisce alti ingrandimenti è più facile che con bassi ingrandimenti. Questo perchè ad alti ingrandimenti l'oggetto riempirà sempre più il campo coperto dall'oculare.

3) Ora che l'oggetto è puntato, e messo a fuoco (se portate gli occhiali allora mettete a fuoco l'immagine tenendoli su, perchè se faceste il contrario l'immagine potrebbe risultare sfuocata per la videocamera), potete accendere la camera e cominciare a cercare l'oggetto nel campo dell'oculare. Le prime volte vi risulterà un po' difficoltoso, ed è necessario prenderci la mano. Perlomeno abbiate l'accortezza di far avvicinare il più possibile l'obiettivo della videoc. alla lente dell'oculare; se la vostra videoc. possiede anche uno piccolo schermo lcd allora utilizzatelo in quanto la ricerca dell'oggetto risulterà molto più facile.

Fate attenzione però al fatto che la videocamera potrebbe non essere in grado di mettere perfettamente a fuoco il soggetto. In questo caso potete agire sulla messa a fuoco manuale della videocamera stessa, oppure (delicatamente) sul pomello della messa a fuoco del telescopio, osservando il risultato sullo schermo della videocamera.

Quando sarete riusciti a inquadrare l'oggetto allora dovrete cominciare ad agire sullo zoom della vosta camera; ricordatevi che quasi sempre lo zoom minimo non corrisponde alla visione umana; l'oggetto risulterà grande come risulta ai vostri occhi quando avrete zoomato un poco la ripresa: Inutile dirvi di non spingervi a elevati ingrandimenti (con la videoc. intendo), in quanto poi lo strumento vi darà solo immagini completamente sfuocate e prive di dettaglio. E' preferibile quindi un pianeta piccolo e dettagliato ad una grossa palla tutta sfumata.

Per effettuare la ripresa non utilizzate un cavalletto per sostenere la camera, così' facendo non riuscireste a mantenere puntato l'oggetto nel video che state catturando (ricordate che il moto orario fa muovere il tele, quindi anche l'oculare). Potete utilizzare un cavalletto solo se proprio lavorerete a bassissimi ingrandimenti (ovvero praticamente mai), e comunque l'impresa di riuscire ad allineare telescopio e videocamera con un cavalletto è talmente "impossibile" che, a mio parere, non va nemmeno presa in considerazione (l'autore ha provato, e non vi dico il nervoso :-) ).

Una volta che avrete il vostro oggetto celeste nel campo della videocamera, con uno zoom adeguato, riuscire a seguire l'oggetto durante il suo moto nel cielo è davvero semplice (basta un attimino di pratica). L'unica cosa è riuscire a muovere il meno possibile l'immagine durante la ripresa. Probabilmente alla fine vi faranno male le braccia :-).

IMPORTANTE: Il tempo della ripresa è una fattore di grande rilevanza, in quanto più fotogrammi riuscirete a catturare, più aumentarà il numero di quelli effettivamente validi, dai quali poi riuscire ad ottenere una immagine. Ma nel caso dei pianeti ricordatevi che essi ruotano, e anche abbastanza velocemente, su se stessi, quindi evitate di effettuare riprese più lunghe di 2 minuti. Se unirete tutti i frames di una ripresa lunga ad esempio due minuti allora avrete solo una perdita di dettaglio (dovuta in pratica all'unione di frames troppo diversi tra loro, in quanto l'oggetto nel frattempo si è "modificato").

4) Una volta che avete catturato il filmato, è ora di "scaricarlo" sull'hard disk del vostro computer, e di salvarlo in formato .avi. Ricordatevi però prima di de-interlacciarlo. Il software che vi propongo per l'unione dei fotogrammi può eseguire in modo autonomo la de-interlacciatura dei filmati, quindi vedete voi se farla prima o se lasciarla fare al software di allineamento. Il mio consiglio è quello di utilizzare Registax, davvero un ottimo programma, che vi permetterà di allineare i frames validi, di ottimizzarli e di unirli, per ottenere una immagine che poi potrete eventualmente trattare con altri programmi di fotoritocco. Trovate il link per scaricare Registax nella sezione Software di questo stesso sito.

 

Ultimi suggerimenti

- Come avrete notato non si tratta certo di una tecnica di acquisizione sopraffina. Quindi sarebbe meglio se poteste registrare i filmati in serate che presentano una perlomeno buona condizione del cielo; se tenterete di filmare saturno attraverso uno strato, anche sottile, di nuvole, non otterrete validi risultati di certo.

- Se la vostra telecamera dispone di una modalità di riduzione della luminosità (generalmente chiamata modalità hotspot) allora potreste utilizzarla per smorzare la luminosità di oggetti como Giove e Luna, con un conseguente guadagano in termini di visibilità dei dettagli più fini dell'immagine. Ovviamente non è possibile sfruttare questa modalità ad esempio su Saturno, in quanto la sua scarsa luminosità ci costringe a dover catturare tutta la luce che esso emette per poter ottenere buoni frames.

- Appena potete cercate di dotarvi di una webcam (un ottima scelta è la Philips ToUcam). Con una webcam opportunamente modificata per essere alloggiata nel porta oculari di un telescopio, potrete davvero ottenere risultati che nemmeno immaginavate. Questo al modico prezzo di una webcam, senza dover spendere migliaia di euro per un camera CCD dedicata.

- Se non possedete un telescopio credo che utilizzare questa tecnica possa dare qualche risultato solo sulla Luna (ovviamente non potrete ottenere immagini ad altro ingrandimento come il telescopio può darvi). Se intendete sperimentare perlomeno abbiate l'accortenza di effettuare delle riprese quando la luna non è piena, questo perchè primo rilievi montuosi e crateri perderanno contrasto, secondo perchè la vostra telecamera potrebbe darvi solo l'immagine di una sfera interamente bianca, senza alcun dettaglio significativo. Ovviamente più riuscirete a "Zoomare" e meglio sarà (evitate comunque di utlizzare uno zoom digitale, e se potete utilizzate la modalità "hotspot")

- Importante: Volendo è anche possibile effettuare le riprese a fuoco diretto, collegando fisicamente la videocamera all'uscita del fascio luminoso del telescopio (al portaoculari per intenderci). Se il peso della vostra videocamera non è eccessivo, e se la tipologia dell'obiettivo lo permette, per effettuare questo collegamento potete acquistare degli appositi raccordi. Se invece il vostro modello non lo permette potete sempre autocostruirvi una staffa che permetta di allineare videocamera e "uscita" del telescopio; in questo caso ricordatevi che la montatura deve essere sufficientemente solida per sopportare il carico maggiore senza perdere in precisione di inseguimento.

- Se siete curiosi di sapere a quali risultati questa tecnica così grezza può portare, potete osservare le immagini di Giove e di Saturno presenti nella sezione Foto di questo sito, realizzate dall'autore proprio con questo metodo (in attesa di lavorare con una webcam).

Bene è tutto, vi auguro allora buon lavoro!

 

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